Ci sono alcuni periodi della vita in cui un cambiamento può suscitare dei dubbi, momenti in cui ci sentiamo tristi, più ansiosi del solito, ma non ne capiamo il motivo, periodi stressanti emotivamente forti, che abbiamo bisogno di imparare a gestire nel modo giusto. Dallo psicologo va chi ha voglia di prendersi cura della parte più intima di sé, chi vuole comprendere, parlare o sentirsi ascoltato e accolto, chi ha voglia di cambiare le cose. Lo psicologo è il primo passo verso il cambiamento.
Lo psicologo si occupa di sostegno e supporto nei momenti di sconforto. Il suo strumento principale è il colloquio con cui si cercherà di comprendere e spiegare le dinamiche funzionali del paziente e portare alla luce problematiche sottostanti per risolverle. Lo psicologo non diagnostica soltanto ma comprende e valuta ogni situazione in base al contesto.
Lo psichiatra è un medico con un approccio più nosografico-descrittivo. Può somministrare farmaci per migliorare alcuni aspetti sintomatologici del paziente.
Il neurologo riguarda la parte più organica del sistema nervoso centrale e periferico (demenza, epilessia, difficoltà di coordinazione, ecc..)
Dipende. Da quanto si vuole andare a fondo al problema. Non ci sono sedute fisse. E’ il paziente che decide quando si sente meglio o se è il caso di continuare ad approfondire il percorso. Il paziente deve sentirsi libero di scegliere quando interrompere il proprio percorso.
Lo psicologo è obbligato, secondo il codice deontologico, a mantenere il segreto professionale. Prima di iniziare il percorso, psicologo e paziente, firmano il consenso informato e la privacy, con cui il paziente viene a conoscenza di tutte le caratteristiche dei colloqui, tra cui il diritto al segreto professionale. Lo psicologo non può raccontare fatti, divulgare informazioni o dati sensibili di nessun paziente. Ciò che viene detto rimane nella stanza dello psicologo.
Il costo della seduta si aggira sui 50€. Ovviamente si cerca di andare incontro alle esigenze del paziente in base alle proprie possibilità.
Si. A partire dal 1 Gennaio 2020, per usufruire delle detrazioni fiscali, vige l’obbligo dei pagamenti tacciabili (bonifico, pagamento POS, assegno), emettendo regolare fattura.
Esperta in Tecniche Psicologiche e Psicologia Clinica nella città di Marsala